Tab Article
I racconti di "Eravamo tutti in attesa" sono tutti, autenticamente, racconti d'autore. L'autore è Cepeda, che sottrae, asporta, sopprime, poi comincia a scrivere. Non si può raccontare come fa lui senza aver prima spogliato la vita dei suoi orpelli, delle sue certezze e delle sue consuetudini, delle sue costruzioni logiche, delle sue narrazioni consolatorie, delle sue stanche passioni. È sempre dal fondo di questa operazione di scavo che Cepeda comincia a narrare. Se un colpo cade, e non sappiamo dove, né su che cosa, rimane solo il fragore, prima, e poi il riverbero. E il colpo qui ha nomi di donna, uomo, bambino, folla, e ha la forma del pianto, del riso, dell'ebbrezza alcolica, del gesto inconsulto, del passo falso, dell'assurdo, del tempo fermo, del tempo impazzito, della morte.